Spiegazione della riserva
relativa al
Rapporto della Commissione della pianificazione del territorio
riferito al MM 6649, concernente la
Richiesta di un credito di CHF 80'000
per lo studio pianificatorio del comparto "Villa Negroni" nel Comune di
Vezia
Onorevole Presidente,
Onorevoli colleghi di Consiglio Comunale,
L'iter del Messaggio in oggetto non è stato dei più
lineari, e già il primo rapporto era stato firmato dai
sottoscritti con riserva, che viene mantenuta e nel seguito motivata.
L'importanza di collaborare con il Comune di Vezia, il Dipartimento del
territorio, la CRTL e la Manor SA in questo processo per definire la
pianificazione del comparto di Villa Negroni, segnatamente di
coordinare una soluzione razionale delle possibilità di
parcheggio in sintonia alla pianificazione di ordine superiore, la
bontà di questo concetto di fondo ci hanno portato a
sottoscrivere insieme a tutti i colleghi il medesimo rapporto.
La riserva è sciolta con la proposta di inserire nel dispositivo
dopo il punto 2 il seguente testo:
Il Municipio di Lugano, nella misura in cui è coinvolto, si
impegna a
difendere questo indirizzo pianificatorio:
"Lo studio dovrà, inserendo
precisi vincoli edificatori, tener conto del fatto che la Villa Negroni
e il
suo parco sono considerati beni culturali protetti.
Allo scopo di valorizzare la Villa, situandola in un grande spazio
verde, il
mappale 265 dovrà essere privo di nuove costruzioni
fuori terra. Saranno concesse solo costruzioni interrate."
- Volontà pianificatoria
Il MM 6649 è stato demandato alla nostra Commissione, della
"pianificazione" appunto. Durante la sua lettura emergono due visioni:
la volontà di proteggere la Villa e il suo parco da un lato,
dall'altro di valorizzare le potenzialità edilizie del comparto.
In che modo e in che proporzioni si realizzeranno queste due esigenze
che possono essere fortemente contrapposte, non è dato sapere.
Si dovrebbe demandare ai tecnici di studiare e risolvere il problema.
Ora a nostro avviso deve emergere chiaramente la volontà
pianificatoria del Legislativo, senza deleghe dall'esito non
chiaramente prevedibile. Inoltre, dato che il terreno è situato
nel Comune di Vezia, a questo legislativo non saranno date le normali
possibilità di esprimersi durante la procedura di PR come per il
nostro territorio comunale: un indirizzo politico chiaro è
quindi opportuno.
- Sviluppo coordinato
Secondo quanto è emerso nella procedura di analisi del MM, un
eventuale sfruttamento edilizio del terreno di proprietà della
Città di Lugano entra in linea di conto per l'ampliamento del
Centro Studi Bancari. A questo proposito vogliamo rimarcare che
inserendo una norma che di fatto preclude le possibilità di
ampliamento del Centro, si compie un atto pianificatorio che non
implica né essere avversi al Centro Studi Bancari né
negare l'estrema rilevanza che ha per la piazza finanziaria la ricerca
e la formazione continua. Semplicemente, prima di intraprendere misure
di sviluppo in un singolo contesto, oggigiorno in Ticino è
auspicabile (proprio come nel presente MM!) trovare maggiori sinergie e
dialogare con gli altri attori. Concretamente oggi abbiamo una
Università della svizzera italiana con Facoltà di scienze
economiche, un dipartimento di economia della SUPSI (Dipartimento
di Scienze Aziendali e Sociali) e molte altre possibilità
formative e seminariali in campo economico e finanziario. L'ampliamento
del CSB deve essere approfondito in questo contesto e al momento
attuale non riteniamo opportuno parlare di possibilità di
ampliamento senza una visione strategica d'insieme.
- Motivazione
In un tessuto urbano sempre più densificato, l'agire dell'ente
pubblico nel preservare spazi verdi assume un valore crescente. Sarebbe
un buon segnale mostrare che la visione pianificatoria non consiste nel
banale accostamento di edifici nuovi a ridosso di costruzioni
"storiche" nella logica del maggior sfruttamento possibile del
territorio, ma che si può decidere di lasciare un antico
edificio nel suo tessuto originale (Alptransit permettendo...), di
lasciar respirare la Villa in un grande parco.
- Alptransit e valore del terreno
La visione sub 3. mantiene la sua valenza anche con lo squarcio che
genererà l'uscita della galleria di Alptransit e che
interesserà in modo importante il terreno sotto la Villa. Anzi,
proprio lo sconvolgimento di una tale rumorosa e imponente intrusione
porta a concludere che ulteriori edificazioni, in un comparto
già devastato, sono fuori luogo.
Rimane la questione del valore del terreno per eventuali procedure
espropriative/indennità per la superficie utilizzata da
Alptransit. A nostro modo di vedere la visione nel futuro di "Villa in
parco" non deve essere di riferimento per determinare il valore del
terreno, che invece è da stimare con i parametri in vigore
attualmente, ovvero quelli validi e noti al momento della decisione di
prevedere l'uscita della galleria. L'indicazione pianificatoria sopra
proposta al Municipio non vuol essere in alcun modo di nocumento ad un
giusto indenizzo, né pregiudicare le sue possibilità di
negoziazione. Ma al tempo stesso chiediamo che si tenga conto del fatto
che il proprietario del terreno di Villa Negroni non è un
privato qualsiasi bensì un ente pubblico (Comune di Lugano),
così come AlpTransit non è una qualsiasi società
anonima bensì un’impresa che lavora su incarico di un altro ente
pubblico (Confederazione). Inoltre è ben risaputa l’importanza
strategica del progetto AlpTransit per la Città di Lugano e per
tutta la Svizzera italiana. Per questo motivo lo studio commissionato
dal Municipio “Proprietà Villa Neuroni Morosini/Considerazioni e
verifiche, obiettivi del concorso e ipotesi di lavoro/Documento
preliminare del Dicastero del territorio di Lugano” (vedi pagina 2 del
Rapporto della Commissione della pianificazione sul MM 6649), del 10
giugno 2004, suscita in noi perplessità in quanto elabora
un’ipotesi di ampliamento edificatorio del comparto Villa Negroni,
sfruttando al massimo i parametri edificatori esistenti: un'operazione
che può essere fuorviante e inopportuna rispetto alla
determinazione del giusto prezzo.
Per questi motivi invitiamo i colleghi a sostenere la proposta.
Giordano Macchi e Nenad Stojanovic, membri della Commissione della
pianificazione
Lugano-Viganello, il 9 febbraio 2005