Saluto del presidente, CC Viganello 16.6.2003

Cari colleghi, egregi municipali, gentile pubblico,

Notizia di ieri: anche il Comune di Breganzona farà parte della nuova Lugano.

come da più parti ricordato, con questa sessione ordinaria comincia l’ultimo anno di attività per questo Consiglio Comunale, che lascerà poi spazio al nuovo legislativo della Nuova Lugano, come hanno voluto la maggioranza dei cittadini che si sono recati alle urne per esprimersi sulla fusione con la città e altri comuni della cintura.

Da questi banchi e in tutta Viganello il dibattito pre 15 dicembre 2002 è stato particolarmente animato e il risultato nel nostro Comune il meno eclatante, seppur convinto a favore, del comprensorio. Ma questo rafforza il futuro quartiere di Viganello: in primis perché non si può parlare di una decisione non ponderata ma di una opinione che si è potuta formare in un reale confronto di idee, in secundis perché una adesione convinta ma critica permetterà di tutelare maggiormente gli interessi del quartiere nelle normali dinamiche che si realizzeranno all’interno del polo luganese.

Ora che la scelta è stata presa, tutti lavorano per arrivare preparati al meglio alla meta.

Il politico onesto combatte con tenacia per le proprie idee, ma non mette in discussione le scelte del popolo sovrano. Quindi i fautori della fusione, nella meritata posizione di forza, ma anche i contrari, semplicemente tranquilli per aver espresso quello che pensavano su un tema decisivo, hanno ancora questo ultimo anno per traghettare il Comune. E, oltre alle inevitabili schermaglie politiche, i fatti ci indicano che a Viganello non ci si è fermati, prova ne siano le quasi corali richieste scaturite dalla sessione straordinaria richiesta da 17 Consiglieri Comunali, dove fautori e oppositori si sono uniti su proposte concrete per costruire una Lugano sensibile ai problemi locali (Consigli di quartiere e circondari elettorali).

Un altro tema che mi sta a cuore e che sarà ancora più importante nella nuova Lugano, sono i meccanismi di trasparenza per monitorare le attività sia dei partiti, sia dei singoli membri. Quanto avevo proposto per il piccolo Comune di Viganello riguardo ai finanziamenti dei partiti, per gli importi in gioco, era poco più che una provocazione. Ma nella nuova città, dove le cifre in gioco si faranno più grandi, più intense si faranno le tentazioni di non interessarsi alla politica per il puro piacere disinteressato di fare qualcosa per la propria comunità. Abbiamo sotto gli occhi di tutti i numerosi accadimenti di rilevanza penale occorsi a membri del Gran Consiglio. Dobbiamo anche ricordare che alcuni casi illustri della cronaca penale hanno riguardato ex-membri di questo CC. Questi sono segnali che qualcosa sta cambiando (in peggio), e il non florido clima economico non farà che peggiorare la situazione. Sono dunque necessari rimedi che permettano da un lato ai cittadini di avere fiducia nei politici, dall’altro ai politici onesti di non sentirsi in imbarazzo per essersi prestati alla res publica.

Voglio ancora portare il pensiero all’Amico Roberto. Venerdì in occasione della tradizionale grigliata, mancava all’appello la sua famiglia. Personalmente ho imparato tanto e discusso molto con lui dei problemi e delle soluzioni delle nostre piccole faccende comunali. Avevamo in particolare disquisito a lungo e animatamente sul nuovo PR. Mi auguro quindi che sia l’ultimo piatto forte di questo CC: ci sarà dentro anche il suo lavoro. E sui temi dove siamo usciti in minoranza, lotterò anche nel suo ricordo.

Si inizia quindi il periodo durante il quale praticamente ogni cosa che faremo sarà “l’ultima”. Non con nostalgia perché fiduciosi che l’anno prossimo vivremo tutti anche le “prime volte” della Nuova Lugano; sarà comunque un momento di riflessione per guardare indietro a quanto, anche con ottiche diverse, abbiamo fatto per il nostro Comune.

Con breve ritardo ricordo pubblicamente il compleanno di mio padre (venerdì 13.6) [tanti auguri!]: con ragionevole certezza è stata l’ultima volta come Sindaco di Viganello.

Termino con una battuta: nella Bibbia beato l’ultimo perché sarà il primo; io invece sono… l’ultimo primo cittadino.

Cominciamo a lavorare.

Giordano Macchi, Presidente del Consiglio Comunale